Content is king! E questo vale anche per il content marketing turistico. Un frase pronunciata nel 1996 da Bill Gates e sempre di attualità: si tratta di uno dei principali fondamenti del content marketing (anche turistico) che ogni professionista del campo conosce e ne fa una bussola del suo mestiere. E i content manager per DMC/DMO non ne sono esclusi!
Sempre più paesi alleggeriscono le loro restrizioni legate alla pandemia e la ripresa dei viaggi come li conoscevamo è una realtà sempre più vicina. È il momento dunque di fare le somme della propria strategia content di marketing turistico dell’anno scorso e iniziare a poggiare le basi di quella dell’anno in corso.
Ti occupi di content marketing turistico e sei alla ricerca di nuove idee per sviluppare il tuo calendario editoriale? Niente panico, XeniaPro è qui per accompagnarti e presentarti le tendenze emergenti del content marketing da tenere d’occhio nel 2022.
Il podcast: il nuovo eldorado del content marketing turistico
Secondo la ricerca IPSOS 2021, il 31% degli italiani ha ascoltato almeno un podcast nel 2021, con un tasso di crescita del +1% rispetto al 2020. In numeri assoluti, tutto ciò si traduce in circa 9.3 milioni di ascoltatori mensili di podcast in Italia e sono soprattutto i giovani e i profili socio-culturalmente qualificati ad ascoltarli.
La commercializzazione delle DMO tramite la sua strategia di marketing turistico dovrebbe allinearsi con la tendenza del contenuto audio, il cui principale punto di forza è la prossimità e l’intimità che si crea con gli ascoltatori. Tenendo in conto che la maggior parte degli amatori del formato podcast trovano le loro emissioni audio preferite spinte dall’interesse verso una tematica o un argomento particolare.
Raccontare le destinazioni agli ascoltatori è un nuovo modo di farle vivere. Accompagnato da uno storytelling curato e personalizzato, il podcast ha l’enorme potenziale di promuovere delle destinazioni e farle scoprire grazie ad una strategia di content marketing turistico mirata.
Un esempio perfetto è quello del Media Online SiViaggia, che ha lanciato un podcast che racconta i 100 borghi più belli d’Italia.
Metaverse: tra realtà e immersione
Alla fine dell’anno 2021, Facebook ha lasciato il mondo a bocca aperta lanciando il Metaverse: un mondo fittizio dove le persone condividono esperienze immersive e coinvolgenti in tempo reale.
Per quanto riguarda il mondo del content marketing turismo, le DMO possono creare delle vere e proprie esperienze di viaggio originali e sviluppare un nuovo modo di scoprirle e viverle. Un esempio dell’integrazione del Metaverse nella propria strategia business e marketing è la realtà virtuale. Questa può sostituire il bisogno di viaggiare e vivere esperienze particolari e uniche, come essere un modo supplementare e complementare che migliora e intensifica l’esperienza del viaggio reale.
Non solo esperienze, ma anche un aumento del volume delle vendite e delle prenotazioni: le OTA e le DMO possono infatti far leva sul Metaverse e la realtà virtuale per mostrare “dal vivo” le attività che si propongono e far vivere i luoghi che le persone desiderano visitare, il tutto dal comfort del proprio divano.
Il content marketing turistico di prossimità: il vento ancora in poppa
I viaggi e le esperienze locali hanno il vento in poppa da due anni come conseguenza delle limitazioni imposte dalla pandemia. Ed è vero che ben presto riprenderemo a fare dei viaggi a più lunga distanza, ma difficilmente perderemo le nostre abitudini attuali e la voglia di scoprire territori e prodotti locali.
I content manager nel turismo dovrebbero continuare a investire le loro risorse in questi ultimi e raccontare le destinazioni con gli occhi di chi le vive da vicino.
Il content marketing turistico di prossimità è anche un modo di creare e mobilitare una forte community desiderosa di condividere la loro esperienza con lo User Generated Content (che rientra anche tra le 5 tendenze del social media marketing per le destinazioni)
L’accessibilità e l’inclusività nel content marketing turistico
L’accesibilità
Quando si parla di marketing, che sia content marketing turistico oppure no, e di accessibilità si intendono i contenuti e i formati che possono essere consumati e utilizzati con facilità da chiunque, anche da coloro che sono in condizioni di disabilità o di svantaggio.
Un sito internet, un blog o un’applicazione sono accessibili quando la navigazione e la fruizione del contenuto sono semplici e intuitivi.
Tutto questo si traduce:
- Nella scelta di font e di colori leggibili e comprensibili
- Nell’inserimento dell’alt-text di tutte le immagini
- Nell’integrazione della ricerca e lettura vocale
- Nell’utilizzo di layout chiari in cui tutti gli elementi sono in armonia tra di loro
- Nell’impiego di un linguaggio chiaro e comprensibile da chiunque desideri consumare i contenuti creati
L’inclusività
Secondo uno studio di McKinsey, il 75% della Generazione Z è pronta a boicottare i brand che nelle loro campagne di marketing attueranno delle discriminazioni di razza, genere e orientamento sessuale.
L’iniziativa non riguarda solo l’utilizzo appropriato dei pronomi personali, ma si tratta dello sviluppo e della cura di un vero e proprio linguaggio da impiegare, cosi come il tone of voice da utilizzare e il tipo di comunicazione e messaggio da far passare grazie alla propria strategia di content marketing turistico.
Lo slow tourism: la nuova tendenza del content marketing turistico
Fino qualche anno fa il turismo verde ed ecologico non riguardava che una piccola parte dei viaggiatori, i quali condannavano il turismo di massa e dannoso all’ambiente.
Duranti gli ultimi anni, complice anche la pandemia, abbiamo scoperto un nuovo modo di viaggiare e vivere delle esperienze rispettando il pianeta e le culture locali.
I viaggiatori eco-responsabili sono diventati addirittura una nicchia, ed esserne consapevoli permette alle destinazioni di promuovere il loro territorio e le attività di svago da svolgere che lo rispettano. Dalla mobilità slow, alle esperienze decarbonizzate, lo slow tourism ha il vento in poppa! Le destinazioni e le OTA hanno tutto l’interesse dell’integrarlo nella loro strategia di content marketing turistico.