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Dati e trend di viaggio per il 2019 secondo il TripBarometer di TripAdvisor

By 11 Giugno, 20191 Aprile, 2020No Comments
Travel trend content marketing turismo

L’essere umano è in costante evoluzione. Quello che andava bene 5 anni fa, oggi è obsoleto.

Questo è ancora più evidente analizzando i trend di viaggio nel settore turistico nel 2019.

Per questo lo studio dei dati e delle tendenze dei viaggiatori è diventato così importante per chi offre esperienze.

Senza queste continue analisi, i tour operator si troverebbero disorientati e incapaci di venire incontro alle crescenti esigenze dei propri clienti, finendo inesorabilmente per riscoprirsi elementi estranei in un meccanismo che non riconoscono più.

Con questa convinzione, TripAvisor, nel 2012, dava alla luce TripBarometer, il primo studio capace di offrire una panoramica dettagliata dei trend di viaggio, dei comportamenti globali dei viaggiatori e del ruolo svolto dalla piattaforma stessa all’interno della travel experience.

Trend di viaggio 2019: 5 i fattori di interesse

L’azienda statunitense ha da poco reso noti i risultati dello studio TripBarometer, che, per la prima volta, evidenzia i travel trend dei viaggiatori italiani e stranieri che hanno scelto l’Italia come meta delle proprie vacanze 2019.

La ricerca, condotta dall’agenzia indipendente Ipsos analizzando le risposte di più di 23.000 intervistati, provenienti da 33 mercati diversi, ha preso in esame 5 ambiti differenti:

  •         Ispirazione
  •         Destinazione
  •         Ricerca
  •         Prenotazione
  •         Budget

Cosa influisce sulla scelta di viaggio degli italiani e degli stranieri

Secondo i dati analizzati da Ipsos, i trend di viaggio 2019 degli italiani e degli stranieri, che ricercano e prenotano le loro vacanze in Italia, sono molto simili.

Andiamo a vedere nel dettaglio questi fattori:

  1.      La pianificazione delle vacanze abituali durante l’anno – influisce per il 17% nella scelta degli italiani e per il 18% su quella degli stranieri.
  2.      Raccomandazioni personali – rilevanti per il 10% degli italiani e per il 18% degli stranieri.
  3.      TripAdvisor – la piattaforma influisce sulle scelte del 9% dei connazionali e sul 13% dei viaggiatori esteri che scelgono il nostro Paese per la propria vacanza.
  4.      Media – Gli italiani sono più volubili all’influsso dei media. L’8% (il doppio degli stranieri) è più propenso a prendere ispirazione da articoli di giornale.

È da notare come, durante la fase di ispirazione, quasi 7 italiani su 10 e 2/3 degli stranieri che scelgono l’Italia, visitano regolarmente TripAdvisor senza avere ancora in mente un’idea specifica del viaggio.

Di questi, circa la metà dei connazionali (49%), e dei visitatori esteri (48%), sono ispirati dalla piattaforma online nella scelta di una destinazione a cui non avevano pensato precedentemente.

Gli italiani, tuttavia, tendono a cambiare spesso preferenza durante le loro ricerche (11%), rispetto ai viaggiatori stranieri (7%). La ragione alla base di questi cambiamenti sarebbe da attribuire, per la maggior parte dei casi, al prezzo.

La cultura è il trend di viaggio 2019

I tre motivi più comuni dietro la scelta di una destinazione sono:

  1.   Sperimentare la cultura (per il 36% degli italiani e il 46% degli stranieri).
  2.   Trovare alloggi a buon prezzo (21% italiani e 19% stranieri)
  3.   Uscire dai soliti percorsi turistici (rispettivamente 18% e 16%).

Gli italiani nel 2019, preferiscono visitare una città d’arte (39%) piuttosto che stare distesi su una spiaggia a prendere il sole (27%).

Tendenza che accomuna anche i visitatori stranieri che organizzano le vacanze nel nostro paese, con una preferenza del 43% per le mete culturali contro il 20% per il mare).

Anche durante la scelta della destinazione, TripAdvisor è risultato essere la fonte di informazioni più utilizzata: il 55% degli italiani si è, infatti, affidato alla piattaforma, contro il 57% dei viaggiatori esteri.

L’Experience alla base dei travel trend 2019

La maggioranza dei viaggiatori italiani e stranieri (87%), che organizza la propria vacanza nel Bel Paese, prima di prenotare una destinazione, da particolare importanza alle experience e ai ristoranti che essa offre.

Centrali nell’organizzazione della vacanza sono la ricerca dei trasporti per raggiungere la destinazione (31% italiani e 30% stranieri) e la comparazione delle varie opzioni (rilevante per il 39% dei connazionali, e per il 27% dei viaggiatori esteri).

Sia gli italiani (19%), che gli stranieri (14%), inoltre, non sono propensi a prenotare di impulso un alloggio  a meno che non si trovino davanti ad un’offerta invitante (valido rispettivamente per il 10% e 11%).

Per quanto concerne la scelta della struttura, il fattore più importante è la posizione, seguita dalle tariffe e quindi dalle recensioni online della struttura.

Come abbiamo sottolineato, l’experience resta il focus dei trend di viaggio 219. Il 33% degli italiani e il 32% degli stranieri prenotano le attività da svolgere prima di partire e i motivi sono principalmente due:

  • Tranquillità una volta in vacanza (per il 43% dei connazionali e il 36% dei visitatori esteri)
  • Evitare le code per risparmiare tempo (35% e 46%)

TripAdvisor, anche in questo ambito, si rivela la fonte più influente sia per la scelta degli alloggi (39% e 31%), sia per la ricerca di experience (25% e 28%).

Gli italiani preferiscono spendere meno

Lo studio rivela come gli italiani stiano molto più attenti alle spese per la vacanza rispetto agli stranieri, indipendentemente che queste riguardino i trasporti, gli alloggi, le experience, il cibo, o lo shopping,.

Gli italiani hanno speso una media di 1.491€ per il loro ultimo viaggio, meno della metà della spesa degli stranieri che hanno visitato il nostro Paese, pari a 3.134 €.

Questa differenza appare ancora più evidente se si prende in esame la voce degli alloggi di lusso: il 55% dei viaggiatori esteri è disposta a spendere di più per prenotare in una struttura ricettiva di qualità, mentre solo il 42% degli italiani è disposto a farlo.

La ricerca di experience personalizzate e uniche, al di fuori dei percorsi turistici standard, rimane centrale, così come l’attrattiva esercitata dal turismo enogastronomico e culturale, da sempre marchio di fabbrica del made in Italy.

Ora che hai tutti i dati a disposizione non ti resta che ottimizzare i tuoi servizi sulla base di quelle che sono le aspettative dei viaggiatori.

 

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