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Localizzazione e SEO: 5 cose da sapere prima di creare un sito web multilingue

By 1 Dicembre, 2021No Comments
Localizzazione e SEO: 5 cose da sapere prima di creare un sito web multilingue

Per chi lavora nel settore del turismo e si rivolge a turisti internazionali sarà sicuramente già arrivato quel fatidico momento in cui si è sentita l’esigenza di “tradurre” il sito. Questa attività pare a orecchie inesperte una banale task, da inserire nella propria agenda, magari rivolgendosi al “cugino” che sa l’inglese o il tedesco. Chi sa di cosa sto parlando, può comprendere le insidie di altra portata che si nascondono dietro a un’attività del genere. Ampliare la propria comunicazione e il proprio marketing ai mercati internazionali non è un’attività di poco conto e dovrebbe essere valutata attentamente. Si pensi solo a come cambia la percezione di un cliente straniero rispetto a un italiano nella vita di tutti i giorni. Solo da questa immagine possiamo capire che non si tratta solo di una “traduzione” ma un intero adattamento linguistico e culturale che necessita di una strategia ben mirata che prende il nome di localizzazione.

Ma andiamo per step, ecco 5 cose da sapere prima di creare un sito multilingue, per sfatare alcuni dei miti del “basta tradurre il sito”.

1# La localizzazione segue un’analisi approfondita del mercato

Prima d’iniziare questo processo l’operatore turistico non può sottrarsi a degli step fondamentali che giustificano la sua scelta. Innanzitutto l’analisi preliminare dei dati che attestano l’interesse di un mercato potenziale. Una volta intercettato allora è fondamentale conoscere le abitudini di acquisito e di ricerca di quegli utenti e prima di affidarsi a un professionista adottare tutti quegli accorgimenti tecnici che saranno anche utili al professionista per svolgere il suo lavoro (dominio ad hoc, parametri di Google). Abbiamo parlato di questi aspetti tecnici in questo articolo.

Ricordiamoci che ogni strategia di localizzazione non è un lavoro a sé stante ma deve essere inserito in un sistema integrato di obiettivi d’internazionalizzazione che riguardano l’intera attività.

2# La localizzazione è un adattamento culturale

La nostra percezione e comunicazione verso e con il mondo passa principalmente attraverso elementi non verbali: anche questo è il compito della tecnologia, trasformare gli elementi non verbali in un’interfaccia digitale affinché l’utente possa interagire con un contenuto specifico per le sue aspettative culturali. La localizzazione quindi deve tenere in considerazione riferimenti culturali, regole non dette e bias cognitivi.

La localizzazione è quindi una fase successiva al processo di mera traduzione e mette in atto una “transcreazione” del testo, affinché si adatti precisamente alle varie sfumature della lingua, alla zona geografica e alla cultura d’arrivo, cercando di trasmettere lo stesso significato d’origine, ma con una forma e un “contenuto” differente. La semantica iniziale viene quindi mantenuta ma trasposta e collocata in un ambito linguistico e culturale totalmente nuovo.

L’obiettivo finale è quello di creare un sito funzionale e usabile per gli utenti come lo è nella lingua originale.

2# La SEO multilingue non è una semplice traduzione

Partendo dal presupposto che Google ha un suo modo di vedere le cose, la SEO è una tecnologia a che ottimizza l’esperienza di chi ricerca secondo alcuni capisaldi: la pertinenza, l’autorevolezza e l’usabilità. Per creare un contenuto che vada a soddisfare questi requisiti è importante studiare la search intent ovvero la ricerca implicita ed esplicita dell’utente e in modo che copra tutta la customer journey.

Per fare SEO internazionale non serve (anzi è controproducente) tradurre in excel le parole chiave italiane nella lingua d’arrivo. La traduzione letterale può solo supportare una prima fase di brainstorming su un foglio bianco per poi creare ad hoc una nuova Keyword Research specifica e localizzata per un determinato paese o area. Le keyword ricercate devono essere strettamente collegate alle intenzioni di ricerca del proprio target di riferimento e la search intent può mutare in base al mercato geografico e in base a numerosi fattori culturali che non possiamo sottovalutare.

4# L’infrastruttura e localizzazione vanno di pari passo

Quando si crea il prodotto digitale, la localizzazione dovrebbe andare di pari passo ma spesso la progettazione e la creazione di contenuti avvengono separatamente. La localizzazione pone la necessità di nuovi campi testuali, adattamento grafico e costante confronto con il web design. Per questo il localizzatore e il web development non dovrebbero mai lavorare ognuno per conto proprio ma in collaborazione, ed effettuare tutti i test del caso, sia di leggibilità che di usabilità come l’a/b test e consegnare un prodotto digitale efficiente ed efficace per un determinato pubblico.

L’esempio più concreto: si tratta proprio di una questione di spazi. “Input processing features” in inglese diventa “Eingabeverarbeitungsfunktionen” in tedesco, perché la lingua tende alla composizione nominale. Il web design dovrà tenere conto anche dei campi grafici, dei pulsanti in questo senso per adattare le varie lingue agli spazi.

5# Il segreto? Affidarsi a professionisti

Come consiglio finale: investire non tanto nella traduzione diretta quanto nell’adattamento del lessico al mercato target di riferimento con l’aiuto di professionisti specializzati nella creazione, traduzione e adattamento di contenuti ottimizzati per una SEO multilingue.

Come hai potuto vedere, molte competenze si intersecano: una buona teoria di traduzione, localizzazione per l’adattamento, UX writing per i microcopy (pulsanti, messaggi di errore, registrazione), competenze di SEO.

Affidarsi a esperti significa progettare prodotti e servizi per le persone attraverso visual e parole, perché ricordiamoci sempre che le parole e le esperienze non verbali digitali guidano l’interazione. E senza le parole di questo, il design è vuoto.

Con dei professionisti esperti potrai iniziare un percorso in cui costruire pian piano la tua presenza online per un altro mercato: è importante collaborare e supportare l’esperto con tutti gli strumenti di preparazione del caso, che potrai anche definire insieme: analisi del mercato, buyer persona, tono di voce, linee guida redazionali.

Solo così potrai lanciarti in una nuova avventura, come quella dell’internazionalizzazione!

XeniaPro ti mette a disposizione un team di consulenti multilingue per soddisfare ogni tua esigenza di espansione!

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