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Dal boom delle esperienze al bleisure: quali trend del travel si avvereranno davvero nel 2019?

By 16 Dicembre, 20183 Aprile, 2020No Comments
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Da Booking.com a LonelyPlanet alle migliori testate giornalistiche di settore, il mese di Dicembre (e per alcuni anche prima) è solitamente consacrato alla definizione dei trend del turismo e viaggi dell’anno a venire, nel nostro caso, per il 2019.

A meno di una ricerca di mercato accurata, attendibile e dedicata al tuo caso specifico, i trend di cui tutti parlano potrebbero anche non divenire mai realtà oppure realizzarsi soltanto per una nicchia limitata.

Quali trend del turismo pensi che si avvereranno davvero nel 2019?

Eccone alcuni che potrebbero essere interessanti per te che lavori nell’eccitante settore del travel.

I Travel Trend del 2019… O forse no?

 

Basta oggetti, vogliamo esperienze

Il mercato del turismo legato alle esperienze vale 40 miliardi soltanto in Europa, un’incredibile opportunità da cogliere per gli operatori del settore turistico interessati ad accaparrarsi una fetta del mercato delle attività, che si prevede raggiungerà un valore di oltre 180 miliardi di dollari entro il 2020 (Phocuswright).

La domanda di esperienze sta lentamente prendendo forma, trasformando il desiderio di acquisto di oggetti in desiderio di vivere nuove esperienze – e gli studi recenti sul comportamento del consumatore confermano questo trend. Secondo Booking.com, il 60% degli intervistati crede che le esperienze abbiano un valore molto più alto di qualsiasi bene materiale e il 47% dei viaggiatori prevede di spendere di più nel 2019 rispetto al 2018 per esperienze, intrattenimento e attrazioni. Una tendenza che sembra attraversare tutte le diverse fasce d’età, coinvolgendo il 64% dei millennial, il 61% dei viaggiatori tra i 35 e i 44 anni e il 55% degli over 45, secondo l’indagine di Booking.com.

al boom delle esperienze al bleisure quali trend del travel si avvereranno davvero nel 2019_turismo esperienziale

Mercati asiatici in ascesa

L’area Asia-Pacifico continua a guidare la crescita degli arrivi internazionali (+7%), seguita da Europa e Medio Oriente (i quali hanno registrato entrambi un +6%), Africa (+5%) e le Americhe (+3%) (UNWTO, 2018).

Per quanto riguarda l’Italia, riporta l’ONTIT, USA e Canada, Cina, Australia, Germania e Russia, sono tra i più interessanti ed influenti bacini di origine dei flussi turistici.

Già la Cina era stata annunciata al primo posto tra i paesi top spender nel comparto del turismo e viaggi nel 2017 dall’UNWTO e la crescita del comparto non sembra arrestarsi. Secondo gli ultimi dati Expedia, la Cina è tra i paesi in cima alla classifica per numero di viaggi effettuati ogni anno, sia nazionali che internazionali. In Italia Lazio, Veneto e Toscana sono le Regioni che producono maggiori presenze di turisti cinesi (63,5% del totale), con Lazio e Veneto in vetta alla classifica per spesa turistica (ONTIT, 2018).

 

Digitalizzazione prorompente

Secondo quanto riportato dalla ricerca sui trend del settore del turismo e viaggi elaborata dalla ADI (Adobe Digital Insights), l’organizzazione del 41% dei viaggi business e del 60% di quelli leisure avviene già online.

Continua a leggere:  Siti web & Turismo: 5 consigli per aumentare le prenotazioni dirette

Ma la digitalizzazione del processo di prenotazione, ampiamente discussa dai migliori report, non è l’unico trend del travel che interessa la domanda di viaggi e esperienze: per rimanere sempre un passo avanti alla concorrenza molte imprese turistiche stanno muovendo i primi passi verso strumenti quali la ricerca vocale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale, sia per migliorare l’esperienza di acquisto e di viaggio dell’utente sia per offrire una maggiore personalizzazione.

 

Business + Leisure = Bleisure

Si è già a lungo sentito parlare della tendenza di unire il viaggio di lavoro a un viaggio di piacere, pratica che ha dato vita al termine bleisure. Secondo i dati di Expedia, già nel 2017, più del 60 % dei viaggi di lavoro hanno incluso un soggiorno leisure. Questa tendenza sembra riflettersi sia sui viaggi domestici che internazionali e sulla scelta incide principalmente il livello di intrattenimento che la destinazione può offrire (indicato dal 48% dei rispondenti) e se la destinazione si trova sulla “bucket list” del viaggiatore (43%). Che si tratti di viaggiatori “solitari” o meno, il 2019 non potrà che essere un anno particolarmente interessante per i tour operator che lavorano nel MICE.

al boom delle esperienze al bleisure quali trend del travel si avvereranno davvero nel 2019_digital nomad

Digital Nomads

Probabilmente avrai già sentito parlare di smart working o conoscerai qualcuno che “lavora da remoto”, una tendenza che coinvolgerà secondo gli esperti, oltre 1 miliardo di persone entro il 2035.

Quello dei Digital Nomads è di certo un fenomeno che dimostra la forte innovazione che sta interessando il mondo del lavoro. Per questa categoria di consumatori/viaggiatori, si riducono i limiti imposti dal consueto lavoro in ufficio, dando spazio a nuove forme di consumo del tempo “libero”. I confini tra vita professionale e privata si assottigliano per i Digital Nomads, soprattutto per coloro che vivono il nomadismo come un lifestyle, impattando di conseguenza anche le loro abitudini di viaggio: un mercato e un trend certamente da tenere d’occhio per il 2019.

Dal boom delle esperienze al bleisure quali trend del travel si avvereranno davvero nel 2019_turismo responsabile

Turismo sostenibile e responsabile

Se c’è un trend che speriamo si traduca prestissimo in un must, è quello legato al turismo sostenibile.
Secondo lo studio pubblicato da Nature Climate Change, riporta
TrekkSoft, il turismo produce intorno all’8% delle emissioni globali di gas a effetto serra, quattro volte il valore stimato in precedenza e si prevede che questa cifra continuerà a crescere ad un tasso annuo del 4%, superando presto quella di molti altri settori economici. Una nuova consapevolezza in termini di acquisti e di consumi sta portando tutti a valutare le proprie scelte di viaggio, sostenuta anche dalla recente copertura mediatica sull’utilizzo della plastica usa e getta. Secondo quanto riportato da Booking, i più sensibili alla tematica saranno i viaggiatori Millennials e quelli appartenenti alla Generazione Z; ben oltre l’80% dei viaggiatori di tutto il mondo (l’86% per la precisione) sarebbe disposta a passare più tempo in attività che contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente della loro permanenza e oltre un terzo (il 37%) sarebbe disposto a rimuovere la plastica dai luoghi di attrazione turistica o dalle spiagge.

 

Con il 2019 alle porte, i trend del travel presto impatteranno anche la realtà dei tour operator italiani. Non potremmo essere più d’accordo con Pepijn Rijvers, Chief Marketing Officer di Booking.com, quando afferma che:

“Il 2019 sarà un anno particolarmente eccitante per il settore dei viaggi. Grazie agli avanzamenti tecnologici, un mondo sempre più connesso e un appetito sempre crescente per le migliori esperienze da provare, abbiamo tutte le basi per uno sviluppo innovativo, che porterà il settore verso vette ancora inesplorate.”

 

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