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Turismo enogastronomico: come creare esperienze food & wine sostenibili?

By 1 Dicembre, 2021No Comments

L’Italia è da sempre e rimarrà riferimento internazionale del turismo enogastronomico. Oggi più che mai, il Made in Italy nel settore Food & Wine diventano ingredienti irrinunciabili delle vacanze sia d’italiani, che di stranieri. La nostra cucina affascina il mondo e le opportunità turistiche insite nelle esperienze enogastronomiche, in aziende agricole, cantine del territorio, così come nei food tour e cooking class non si sono certo esaurite, anzi acquisiscono una nuova funzione benefica e sociale.

Sicuramente, dopo questi due anni che hanno messo a dura prova il settore, muteranno le dinamiche di consumo e fruizione e si svilupperanno nuove esigenze e nuovi bisogni. Gli operatori dovranno, a tutti gli effetti, concentrarsi su una nuova domanda in quanto entrano nell’immaginario del turista nuovi fattori di sicurezza, di cui più volte parlato all’interno dei nostri contenuti.

Quale sarà la missione del turismo enogastronomico? Come ha affermato Roberta Garibaldi, Consigliere del Ministro del Turismo per lo sviluppo del turismo enogastronomico, all’apertura della BTO week, che dedicherà un giorno interno al mondo del Food & Wine: “Il compito dell’eno-gastro-turismo sarà, quindi, quello di trainare la ripresa nel mondo che verrà, attraverso la sostenibilità e l’autenticità della cultura del cibo che caratterizza ogni destinazione”.

Turismo enogastronomico e sostenibilità: un connubio sempre più stretto

L’enogastronomia di puro consumo è ormai relegata al passato: il futuro si basa sull’unicità dell’esperienza del “viaggio” ed è confermata dai dati dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.

Il turismo enogastronomico è espressione di un driver della domanda che stimola viaggiatori di tutto il mondo a visitare una destinazione, creando nuove opportunità territoriali. Oggi, il 71% degli italiani sceglie un viaggio in base alle possibilità enogastronomiche a destinazione.

A ciò si lega indissolubilmente la sostenibilità, un altro fattore determinante di viaggio, che oggigiorno coinvolge non solo la singola esperienza ma l’intera destinazione. La sostenibilità ha raggiunto una dimensione trasversale, non solo ambientale ma anche sociale ed economica. Secondo il Sustainable Travel Report di Booking, 83% dei viaggiatori globali considera la sostenibilità come vitale e il 61% afferma che la pandemia li abbia portati a viaggiare in maniera più sostenibile.

Turismo enogastronomico: come creare esperienze food & wine sostenibili? Fonte: Rapporto Turismo Enogastronomico e sostenibilità

Come sono conciliabili? L’azienda agroalimentare e gli operatori del turismo enogastronomico si presentano a pieno titolo come portavoce di un tessuto territoriale e culturale. Il turismo enogastronomico può giocare un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile dei territori poiché, quando adeguatamente pianificato e gestito, può concorrere a tutelare e valorizzare le risorse ambientali, sociali ed economiche.

Quali sono i principali accorgimenti ambientali? Il turista enogastronomico è molto attento alla gestione dei rifiuti: raccolta differenziata, utilizzo di materiali riciclabili e privilegiano la scelta di fornitori che mettono in pratica l’agricoltura biologica. Come viene sottolineato nel Rapporto, il 65% dei turisti italiani è più disposto a visitare un’azienda di produzione quando può ricevere informazioni durante la visita sulle tecniche adottate per impattare meno sull’ambiente.

Allo stesso tempo, i turisti sono sensibilizzati su un piano sociale ed economico e valorizzano più realtà che attuano politiche etiche, sia che si tratti di stare a stretto contatto con i produttori e i lavoratori di un’azienda, sia che si tratti di acquistare prodotti a filiera corta durante tour ed eventi. Questo si traduce anche nel supporto della comunità locale. Lo slogan turistico “like a local” è ormai presente da anni, ma ora ha assunto una connotazione che tende al sociale.

Il 66% degli italiani afferma infatti che sarebbe propenso a visitare un’azienda di produzione quando ha possibilità di vivere nella comunità locale trascorrendo la giornata con i produttori del territorio.

Come creare esperienze enogastronomiche sostenibili

Bene, abbiamo compreso che il turismo enogastronomico si evolverà e offrirà sempre più opportunità. Ma come rimanere competitivi e integrare la sostenibilità all’interno delle logiche aziendali?

Metti il tuo cliente al centro dell’esperienza

Per costruire esperienze enogastronomiche sostenibili devi conoscere il tuo cliente, studiare i suoi driver di scelta e identificare esigenze più o meno evidenti. Una volta studiato il tuo turista, cerca di metterlo al centro dell’esperienza, in modo che si senta realmente protagonista. Chi anche minimamente si preoccupa di questi temi, che sono attualmente universali, si rincuora quando la sua presenza in qualche modo genera effetti benefici. Rendi la sua esperienza attiva in questo senso: fai trascorrere al tuo cliente una giornata in vigna durante la vendemmia o nei campi di uliveti durante la raccolta delle olive. Questo desiderio di “aiutare” e “fare del bene” può trasformarsi in un’importante presa di consapevolezza per il turista riguardo al prodotto e al tuo modo di produzione. C’è un enorme spazio per creare proposte interessanti e stimolanti che partono dai valori aziendali.

Parti dal tuo piccolo

Non per forza devi rivoluzionare il tuo mondo esistente ma comincia dalle piccole cose. Se sei un’azienda agricola del territorio, prova a pensare alle stoviglie, agli spostamenti e alle confezioni. Privilegia materiali poco impattanti e comunica il tuo impegno nel’usare risorse riciclabili o totalmente plastic-free. Se invece sei un fornitore di esperienze e quindi non ti occupi direttamente di queste scelte, fai attenzione a selezionare i tuoi partner sul territorio che adottano questi approcci ecologici: proponi mezzi di trasporto poco inquinanti come e-bike o altri mezzi elettrici, organizza visite, degustazioni, pranzi e cene a base di prodotto locali e della filiera corta che coinvolgono aziende del territorio che si distinguono in tal senso. Sono tutti elementi altamente valutati dai tuoi clienti nel loro processo decisionale.

Dai il tuo contributo per progetti benefici

La volontà di entrare in contatto con la comunità non si lega solo a ragioni edonistiche, ma sempre di più si traduce nella sensibilità di supportare l’economia attraverso il proprio piccolo contributo. I viaggiatori sono più propensi a scegliere una realtà, se questa è coinvolta in progetti benefici a favore delle categorie più svantaggiate. Alcune attività possono prevedere un qualche servizio di volontariato ed esperienza in loco, in modo che il cliente possa sentirsi parte del progetto solidale e acquistare solo prodotti certificati del territorio.

Come comunicare la sostenibilità?

Ma una volta sviscerate e attuate le possibili attività bisogna comunicarle! Quello che si sta facendo per l’ambiente e la società non deve essere relegato solo di facciata, in quello che spesso viene identificato come “green washing”. Secondo i dati dell’Osservatorio dell’Innovazione Digitale del Turismo presentati al TTG2021, Il 45% delle aziende che hanno messo in atto un’attività sostenibile non la comunica debitamente. La comunicazione dovrebbe essere estesa nell’ottica di Neverending Tourism, ovvero al viaggio che non si esaurisce con la presenza fisica, ma spazia in un prima e un dopo che diventano momenti d’ispirazione, ricerca, prenotazione.

Durante – Il racconto della sostenibilità. La partecipazione al tour stesso è un’enorme opportunità per far emergere la sostenibilità: la guida dovrebbe enfatizzare questo aspetto stimolando il confronto come domande e aneddoti (usi e costumi locali, contributi al territorio). L’esperienza è il modo per ispirare, educare e sensibilizzare al contesto.

Prima e Dopo – Digitalizzazione. Comunicare la sostenibilità tramite le nuove tecnologie (social, video, podcast). Con l’aiuto del digitale il turista si potrà informare sulle linee intraprese di sostenibilità e prepararsi alla sua visita. In un secondo momento, quello che segue l’ispirazione della visita, lo stesso cliente si potrà rendere “ambassador” dei valori aziendali che sono stati trasmessi in loco, in un circolo virtuoso di responsabilità e crescita aziendale.

Il turismo enogastronomico in un’ottica di sostenibilità acquisirà sempre più importanza per il panorama italiano. Oggi il turismo enogastronomico non è solo una categoria di viaggio a sé stante ma assume una valenza sociale, è uno strumento per raggiungere benefici ambientali, sociali ed economici.

Vorresti lavorare in questa direzione e comunicare il tuo impegno e i tuoi valori? Noi di XeniaPro possiamo accompagnarti in questo percorso e consigliarti la miglior strategia.

Nel frattempo scarica la nostra guida: Guida al Digital Marketing per esperienze turistiche [PDF]

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