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Tour e attività, la corsa è partita: GetYourGuide lancia l’AI, Airbnb rilancia le Experiences

By 26 Maggio, 2025No Comments

Il turismo esperienziale non è più una nicchia: è un mercato in piena corsa. E in questa fase di accelerazione, due protagonisti si contendono la leadership dell’innovazione. Da una parte GetYourGuide, che rilancia con una nuova suite di strumenti e un posizionamento da media brand; dall’altra Airbnb, che riporta in primo piano le sue Experiences puntando sull’autenticità e sul legame con gli host locali.

GetYourGuide ha svelato una serie di novità pensate per rivoluzionare il modo in cui le esperienze vengono create, promosse e vissute. L’obiettivo? Trasformare ogni attività in un contenuto coinvolgente, emozionante e memorabile. “Stiamo costruendo il futuro del turismo esperienziale, in cui ogni attività diventa un contenuto memorabile e condivisibile”, ha dichiarato Johannes Reck, CEO e co-fondatore. Una dichiarazione che sintetizza perfettamente l’ambizione di GetYourGuide: diventare un vero e proprio media brand, dove storytelling, video e intelligenza artificiale non sono accessori, ma strumenti centrali per ispirare, attrarre e convertire.

Vediamo nel dettaglio tutte le novità e perché oggi, per chi crea esperienze, restare aggiornati è più che mai una scelta competitiva.

Show & Events: il turismo esperienziale diventa spettacolo

Tra le novità più ambiziose annunciate da GetYourGuide c’è la volontà di conquistare un mercato in forte espansione: quello dell’intrattenimento dal vivo. Con il lancio del prodotto “Shows & Events“, la piattaforma apre ufficialmente le porte a eventi culturali, sportivi e artistici, puntando a diventare il punto di riferimento per chi cerca esperienze che uniscono spettacolo e viaggio. Si parte da Las Vegas con MGM Resorts e il Cirque du Soleil, dove è già possibile selezionare il proprio posto direttamente dall’app, con pricing dinamico e booking in tempo reale. Il rollout proseguirà con altri partner globali di alto profilo, tra cui Broadway, il West End di Londra, la NBA e la Major League Baseball, segnando l’espansione concreta verso una distribuzione cross-category di intrattenimento live. L’obiettivo è chiaro: far convergere spettacolo e turismo, trasformando ogni evento in un motivo di viaggio. Il modello è quello dell’ “entertainment meets travel“, dove l’esperienza in sé diventa contenuto da vivere, raccontare e ricordare.

Accanto agli show dal vivo, la piattaforma ha lanciato anche esperienze esclusive come “All Art, No Crowds”: un’opportunità per accedere ai più grandi musei del mondo, dal MoMA di New York ai Musei Vaticani, prima dell’apertura al pubblico, per vivere l’arte in modo più intimo, silenzioso e immersivo. Per Tao Tao, co-founder e COO di GetYourGuide: “Con Shows & Events vogliamo creare una categoria che generi conversazioni, visibilità, emozioni. È un investimento sulla cultura del fare, sul racconto, sul valore dell’esperienza come memoria condivisa.

L’intelligenza artificiale a servizio dei fornitori di esperienze

Oltre a offrire soluzioni pensate per grandi eventi e spettacoli, GetYourGuide ha messo al centro anche i piccoli fornitori locali di tour e attività offrendogli strumenti per raccontare e promuovere le proprie esperienze in modo professionale e coinvolgente.

Per questo ha lanciato una suite di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, pensata per supportare tour operator, guide e creator nella fase più delicata: la presentazione dell’esperienza e la cura della scheda prodotto. Grazie all’AI generativa, è possibile scrivere titoli più efficaci, creare descrizioni accattivanti e ricevere suggerimenti ottimizzati per migliorare la visibilità sulla piattaforma. La nuova suite AI oltrem, quindi, ad assiste i fornitori di tour e esperienze per la generazione di contenuti SEO-friendly, gli dà anche un supporto per la lettura dei dati utili a migliorare le performance.

È un modo concreto per democratizzare l’accesso alla qualità e dare anche ai piccoli operatori la possibilità di competere, grazie a una presentazione più curata, efficace e coerente con i nuovi linguaggi digitali.

Visual first: video e immagini guidano le conversioni

Se l’AI aiuta a scrivere meglio, è il visual a catturare l’attenzione. Il recente aggiornamento della piattaforma ha introdotto una nuova funzione: le preview video integrate nelle schede prodotto. Una scelta che risponde a una tendenza chiara: i viaggiatori si fidano di ciò che vedono e vogliono vedere prima di prenotare. Non si tratta di spot patinati, ma di contenuti emozionali, spesso girati in stile documentaristico o con il linguaggio dei creator digitali. È una risposta al bisogno crescente di ispirazione vera, quella che nasce dal racconto visivo più che dalla descrizione testuale. “Un buon video può aumentare drasticamente le probabilità di conversione,” ha dichiarato Johannes Reck. “Perché trasmette emozioni, mostra la qualità e aiuta il viaggiatore a sentirsi già lì.” E in effetti, il ruolo del contenuto visivo oggi accompagna tutte le fasi del customer journey: dalla scoperta all’ispirazione, dalla selezione alla prenotazione.

Per i fornitori, questo significa ripensare il modo in cui presentano le proprie esperienze online. Un’immagine ben scelta o un breve video autentico possono fare più della descrizione perfetta: la sensazione di vivere un’esperienza prima ancora di cliccare “Prenota ora”.

Airbnb Experiences is back: due visioni a confronto

Il recente ritorno delle Airbnb Experiences ha riacceso i riflettori su un segmento che si fa sempre più competitivo. Ma per Johannes Reck, CEO di GetYourGuide, è solo una conferma: “È una grande validazione per ciò che stiamo costruendo”. Secondo Reck, infatti, la convergenza tra i grandi player dimostra che la direzione è chiara: le esperienze non sono più un accessorio, ma un asset strategico.

Eppure, i modelli restano diversi. Se da un lato Airbnb punta su esperienze “hosted by locals” in linea con il suo DNA di ospitalità diffusa, GetYourGuide rafforza il suo approccio curatoriale, puntando su partner professionali, artisti e performer e su una piattaforma che integra contenuti multimediali avanzati, strumenti di promozione AI-driven e formati come Shows & Events.

Questa “competizione creativa” apre nuove opportunità anche per i fornitori: chi lavora nel turismo oggi può scegliere dove e come posizionare le proprie esperienze, in base al pubblico di riferimento e al tipo di supporto offerto dalla piattaforma. Se Airbnb resta una vetrina per esperienze intime e personali, GetYourGuide si propone come ecosistema tecnologico e narrativo che valorizza anche il prodotto più strutturato o spettacolare.

Due visioni, una direzione: mettere il contenuto al centro, e restituire valore all’esperienza dal vivo in un mondo sempre più digitale.

Un ecosistema che evolve: cosa ci insegna la visione di Johannes Reck

L’evoluzione di GetYourGuide non è il frutto di aggiornamenti isolati, ma di una visione strategica ben definita: costruire un ecosistema completo in cui ogni esperienza venga curata, raccontata e valorizzata. Johannes Reck, CEO e co-fondatore, ha delineato chiaramente questo approccio in un’intervista a PhocusWire: “Non vogliamo essere una lista infinita di attività, ma un luogo dove ogni proposta ha un’identità precisa, raccontata con forza e coerenza”.

È una presa di posizione netta rispetto al modello tradizionale delle OTA spesso focalizzate solo sulla quantità dell’offerta. GetYourGuide, invece, mette al centro il contenuto, l’estetica e l’efficacia narrativa. Dal supporto dell’AI alla produzione video, dai formati editoriali agli eventi dal vivo, ogni elemento della piattaforma contribuisce a creare relazioni più profonde tra operatori e viaggiatori. Non si tratta più solo di vendere un’esperienza, ma di costruire un racconto che inizia prima della prenotazione e continua anche dopo.

Cosa significa tutto questo per chi crea esperienze

La direzione è chiara: chi crea esperienze non può più limitarsi a offrire un buon prodotto. Serve anche saperlo raccontare. L’evoluzione di GetYourGuide e il recente rilancio delle Airbnb Experiences ci dicono che le esperienze sono diventate uno dei pilastri strategici del travel: non un’aggiunta, ma un elemento centrale dell’identità di una destinazione e della proposta di valore di una piattaforma.

Per questo, la qualità del contenuto è oggi tanto importante quanto la qualità dell’esperienza stessa. Tour operator, guide e creator devono investire in video, immagini e testi capaci di evocare emozioni autentiche e coinvolgere già nella fase di esplorazione. Le grandi piattaforme — da Airbnb a GetYourGuide — stanno puntando tutto su formati visuali, storytelling coinvolgente e tecnologie che aiutano a trasformare ogni attività in un contenuto da vivere, condividere, ricordare.

In un mercato in cui l’ispirazione nasce dallo scroll di un feed o da una breve clip, adattarsi a una distribuzione più narrativa, autentica e visiva non è più un’opzione, ma una leva concreta per differenziarsi. Non si tratta solo di marketing, ma di racconto del proprio territorio, di messa in scena della propria voce, della propria unicità. Per chi crea esperienze, oggi si apre un nuovo scenario: più creativo, più inclusivo, più espressivo. Dove la tecnologia non sostituisce il tocco umano, ma lo amplifica. E dove ogni esperienza può finalmente raccontare — e vendere — molto più di sé stessa.