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CONSULENZA TURISMO - PROGETTI

Google Things to do – tutto quello che c’è da sapere

By 19 Ottobre, 2023No Comments

Google Things to do si o no? Al termine di questa guida non avrai più ripensamenti. In un mondo sempre più digitale (e nel quale utilizziamo tutti Google), la visibilità online è essenziale per qualsiasi azienda che offre esperienze, attività o servizi turistici. Era quindi inevitabile, prima o poi, affidare anche i programmi di viaggio al motore di ricerca per eccellenza, Google. Tramite “Things to do” (conosciuto in Italia come “Cose da fare”), potrai raggiungere milioni di potenziali clienti che cercano esperienze, tour e attività. 

In questa guida pratica, vedremo in dettaglio di cosa si tratta, come funziona e come vengono presentati gli annunci in base agli intenti di ricerca. 

Google Things to Do: da che esigenza nasce 

La mission di Google sin dal primo giorno è stata quella di organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili. Questo è fondamentale, poiché tutto ciò che fai con Google dovrebbe basarsi su questo principio. Google infatti ha un approccio customer-oriented: vuole fornire al cliente le informazioni più aggiornate ed accurate nel minor tempo possibile. Google Travel è una sezione o sotto-sezione della ricerca Google, che condivide questa mission, verticale sul turismo. Google, infatti, ha deciso che alcune ricerche richiedono un’esperienza utente diversa, come Google Shopping o Google Travel. 

Google Flights di Google Travel, per esempio, è iniziato circa 11 anni fa, e ora la sezione di Travel si amplia, permettendo di prenotare anche hotel, case vacanze. “Things to do” è l’ultima aggiunta della lista, che offre elenchi di prodotti/servizi gratuitamente presentati nei risultati di ricerca che rimandano direttamente al sito web dell’operatore che offre attività ed esperienze. Contiene anche una campagna pubblicitaria in cui è possibile pagare a Google per promuovere e pubblicizzare i propri servizi.

Google Things to Do: come funziona concretamente?

Interfacce di GTTD in base agli intenti di ricerca

Ci sono sette diverse interfacce all’interno della ricerca Google, anche se cambiano spesso e sono diverse su desktop rispetto a mobile. 

  • Punti di Interesse (POI): sono luoghi di interesse come il Duomo di Milano o il Colosseo. Se cerchi, ad esempio, “Uffizi di Firenze” su Google, vedrai la sezione Google My Business nella parte superiore, insieme a una sezione dedicata ai biglietti. Cliccando su uno di questi, verrai reindirizzato direttamente al sito web dell’operatore e le transazioni avvengono lì senza che Google riscuota commissioni.
  • Esperienze: se cerchi “Jackson Square New Orleans”, noterai una barra delle esperienze con una selezione di prodotti. Cliccando su uno di questi prodotti, otterrai tutte le informazioni dettagliate, come immagini, brand, punti salienti e condizioni. Ancora una volta, sarai reindirizzato direttamente al sito web dell’operatore per completare la transazione.
  • Ricerca generica di cose da fare: se cerchi, ad esempio, “cose da fare a Venezia”, otterrai un elenco di punti di interesse alcuni dei quali sono prenotabili.
  • Parole chiave specifiche: utilizzando parole chiave come “tour di Roma”, “Firenze in bici” e altre simili, apparirà una barra delle esperienze nella parte superiore dei risultati.
  • Ricerca del nome di un’azienda: se cerchi il nome di un’azienda, vedrai una sezione che elenca i prodotti dell’azienda, insieme a quelle delle OTA (Online Travel Agencies).
  • Google Maps: ricerca “London Eye” su Google Maps e vedrai gli elenchi di ammissione.
  • Google Travel (google.com/travel): puoi utilizzare il sito web Google Travel per cercare varie località e prenotare hotel e voli.

Queste varie interfacce sono utilizzate per offrire ai clienti un’ampia gamma di opzioni e informazioni quando cercano attività e servizi da fare durante i loro viaggi.

Tipi di visualizzazione degli annunci

Tickets Display (Visualizzazione dei Biglietti): questa è attualmente la visualizzazione più comune. Ad esempio, se cerchi “Statue of Liberty”, la sezione delle ammissioni mostra il risultato numero uno, che è il sito ufficiale della Statua della Libertà. Questo sito ufficiale riceve significativamente più traffico rispetto agli altri risultati di ricerca, il che lo rende molto vantaggioso per l’operatore ufficiale dell’attrazione. Tra questi elenchi, vedrai anche alcune OTA (Online Travel Agencies) e operatori diretti. I link in questa sezione ti indirizzeranno direttamente al sito web dell’operatore, dove potrai prenotare. Inoltre, è possibile elencare più opzioni e tenere traccia dei link. Attualmente, questi risultati sono ordinati in base al prezzo.

Experiences Display (Visualizzazione delle esperienze): questo tipo di visualizzazione mostra risultati con schede prodotto, come quelli che abbiamo visto in precedenza. Facendo clic su una scheda prodotto, otterrai dettagli completi sul prodotto, come immagini, informazioni sul brand, punti salienti, inclusi ed esclusi, e altro ancora. Cliccando su “visita sito” sarai reindirizzato direttamente al sito web dell’operatore, dove potrai effettuare la prenotazione.

Ads Carousel (Carosello pubblicitario): Questa visualizzazione è attivata da ricerche specifiche ed è quella in cima ai risultati con un carosello scorrevole. Per apparire in questo carosello, è necessario pagare. Devi essere collegato a Google tramite un partner e gestirlo tramite il tuo account Google Ads.

Come connettersi a Google Things to Do

Come avrai potuto già vedere dagli esempi sopra, le OTA (Online Travel Agencies) sono già connesse da tempo e  stanno ricevendo traffico. Se desideri connetterti direttamente, puoi farlo attraverso un booking engine e con il supporto della tua agenzia di marketing. Poiché la registrazione a Google Things to do richiede un processo di integrazione al tuo sistema di prenotazione, Google consiglia di affidarsi a un partner autorizzato o comunque a un consulente che ti segue passo dopo passo.

Per stabilire una connessione funzionale, è fondamentale che la tua attività sia visibile su Google Maps. Assicurati di creare un profilo su Google My Business per colmare questa possibile lacuna.

Ecco alcuni consigli per ottimizzare il tuo traffico: 

  • Carica i tuoi prodotti su Google e verranno approvati entro poche ore
  • Pensa a questa operazione come la gestione della tua SEO
  • Aggiungi TUTTI i tuoi POI pertinenti (fino a un massimo di 100)
  • Includi tutti i campi richiesti per i contenuti – niente spazi vuoti
  • Utilizza immagini di alta qualità
  • Aggiorna costantemente i tuoi contenuti 
  • Mostra sempre i prezzi in modo accurato (dovrebbero includere tutte le commissioni al momento del pagamento) 
  • Monitora la posizione e i competitor

Quali domande porre al tuo partner Google? Ecco qui uno screenshot. 

Come sfruttare a tuo vantaggio Google Things to do 

Aumento della visibilità

Google Things to do offre alle aziende la possibilità di essere scoperte attraverso la barra di ricerca all’interno dell’app Google Viaggi, oltre che nella sezione situata nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca. Ciò significa che un pubblico più ampio avrà accesso alle tue offerte.

Incremento del traffico sul tuo sito web

Con Things to do, Google indirizza gli utenti direttamente sul tuo sito web quando cliccano sul pulsante di prenotazione. Ma come puoi sfruttare al meglio questo aumento di visitatori?

Utilizza i dati raccolti

  • Puoi ottimizzare i link di prenotazione per l’upselling, offrendo pacchetti speciali che si attivano quando gli utenti cercano attività pertinenti.
  • Un maggiore numero di visitatori sul tuo sito web può essere un’opportunità per raccogliere dati di contatto attraverso moduli specifici, che ti consentono di costruire la tua mailing list.
  • Un volume di traffico più elevato fornisce dati più dettagliati sulle caratteristiche demografiche e i comportamenti dei tuoi utenti. Queste informazioni ti permettono di migliorare ulteriormente la tua strategia di marketing.
  • La raccolta di dati utente agevola la creazione di liste di remarketing per potenziare ulteriormente le tue campagne pubblicitarie.

Sfruttando appieno Google Things to do, puoi migliorare la tua visibilità, attirare più visitatori sul tuo sito web e utilizzare i dati raccolti per ottimizzare le tue strategie di marketing e pubblicità.

Ne vale la pena? Sì, è un’opportunità nuova! Se hai bisogno di assistenza siamo qui a disposizione 🙂

Fonti immagini: https://www.youtube.com/watch?v=QCO7W4pBiOk