Google Things to do aggiunge una seziona dedicata dal nome “Biglietti e tour” proprio all’inizio dei risultati di ricerca. Ecco cosa sappiamo finora di questo aggiornamento e come gli operatori possono trarne vantaggio.
Non sai cos’è Google Things to do? Leggi cos’è e come si utilizza nel nostro precedente articolo!
L’aggiornamento di Google Things to do fornisce risultati in cima al motore di ricerca
L’ultimo aggiornamento di Google Things to do ha reso più facile per gli operatori turistici e di attività farsi trovare su Google.
La sezione “Biglietti e tour” appare quando gli utenti cercano tour in una destinazione su dispositivo mobile. Google non ha ancora annunciato ufficialmente questa novità, che probabilmente è ancora in fase beta e potrebbe non essere ancora visibile a tutti gli utenti o in tutte le regioni.
Prima di questo aggiornamento, Google Things to do elencava i biglietti per le attrazioni, così come i tour o le esperienze legate a specifici punti di interesse su Google Maps, ma non ancora i tour e le attività in generale.
“Questo è probabilmente il più grande aggiornamento da quando è iniziata questa storia di Google Things to do”, afferma Christian Watts, fondatore e CEO di Magpie Travel ad Arival.
La predominanza delle OTA secondo Arival
Una delle prime cose che si notano scorrendo i caroselli “Attività e tour” di diverse destinazioni è la quantità sproporzionata di inserzioni di agenzie di viaggio online (OTA) come Viator, GetYourGuide e Trip.com, piuttosto che di singoli operatori.
Secondo l’articolo di Arival, questo non è intenzionale da parte di Google, che anzi spesso afferma di non preoccuparsi degli operatori rispetto alle OTA, ma “sostiene che gli utenti spesso vogliono trovarsi su un sito web diretto da un operatore” e quindi, ove possibile, darà priorità a questo aspetto per l’esperienza dell’utente. Ciò dovrebbe essere dovuto al fatto che molti operatori semplicemente non hanno ancora sfruttato a pieno le potenzialità di Google Things to do, “quindi le prenotazioni arrivano ma attraverso le OTA”. Quindi è fondamentale per gli operatori di essere visibili online.
Come farsi trovare con Google Things to do
Ecco come gli operatori possono trarre vantaggio da Google Things to do e farsi trovare accanto o addirittura davanti alle OTA.
1. Crea il profilo Google My Business
La prima cosa da fare è creare il proprio profilo Google Business. Si tratta del primo passo per inserire i tuoi prodotti su Google e attirare traffico diretto al portale di prenotazione del vostro sito web, oltre a migliorare la tua SEO.
2. Carica e ottimizza le inserzioni dei prodotti su Google
Una volta che la tua attività è connessa a Google, potrai iniziare a caricare i prodotti dei tuoi tour o attività utilizzando il modulo di prenotazione per operatori di Google.
Con questo modulo di prenotazione, gli operatori possono caricare e gestire i loro prodotti su Google, gratuitamente. Alcuni operatori, in particolare quelli che hanno più prodotti diversi e gestiscono già più canali di distribuzione, possono anche scegliere di lavorare con un partner di connettività di Google. Molti sistemi di prenotazione offrono questo servizio, così come i channel manager.
3. Tenere aggiornato il profilo per ottenere visibilità su Google Things to do
Non scoraggiarti se non vedi risultati da un giorno all’altro. Ci vuole tempo: ma se si tiene aggiornato il profilo e si caricano le informazioni giuste comincerete a raccogliere sempre più traffico.
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