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Italiani pronti a rimettersi in viaggio dopo il Coronavirus – gli ultimi dati di Confturismo

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Le previsioni basate sull’analisi dei dati sul turismo 2020 a inizio anno erano risultate positive dal punto di vista della crescita, ma nell’ultimo periodo il settore del turismo ha subito un brusco arresto a causa dell’emergenza Coronavirus

La crisi non ha però frenato la voglia di viaggiare degli italiani, al contrario, l’ha incrementata. Questo è quanto emerge dal sondaggio realizzato tra il 18 e il 23 marzo da Confturismo-Confcommercio e SWG, secondo cui l’83% delle persone di nazionalità italiana intervistate afferma che la meta della prossima avventura sarà proprio… l’Italia!

Nel 2020 l’Italia alleata del turismo

I dati del sondaggio sul turismo 2020 organizzato da Confturismo-Confcommercio e SWG fanno ben sperare e risollevano non poco l’umore di quanti lavorano in prima linea nel settore del turismo e delle travel experience e che inevitabilmente, in questo periodo, non hanno potuto fare altro che subire passivamente il lockdown imposto a livello mondiale. Si è stimata fino a maggio una perdita di circa 90 milioni di viaggiatori italiani e stranieri a causa dell’emergenza sanitaria. 

Proprio per questo, forse, la voglia di tornare a viaggiare si fa sentire ora particolarmente forte. Costretti in casa, gli amanti dei viaggi  stanno già programmando le tante cose da fare una volta conclusa la quarantena. Tra tutte, c’è un desiderio condiviso: quello di visitare l’Italia. E sono proprio gli italiani i primi a voler scommettere sulle bellezze del proprio Paese: l’83% degli intervistati sceglie l’Italia come meta turistica, per ritrovare le città d’arte, gustare il cibo unico di ogni regione, per scegliere il mare o la montagna, per respirare arte e cultura.

Sempre secondo quanto emerso dal sondaggio, insieme all’83% di intervistati che afferma di voler partire alla scoperta dell’Italia non appena sarà di nuovo possibile, si registrano anche le voci di quanti, circa il 16%, temono di non potersi permettere di viaggiare a causa della poca disponibilità economica; e ancora, il 44% ammette che si concederebbe una vacanza in Italia se potesse detrarre parte del costo del viaggio.

Il mercato domestico come opportunità

Per agevolare la ripresa, Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, propone, a partire da una lettura dei dati sul turismo 2020, di investire adesso sul turismo. 
Con una sua recente comunicazione ha affermato: «Sostenere il turismo adesso significa investire in un settore che mette in moto a sua volta altri consumi portando ossigeno all’economia dell’intero Paese», e ha lanciato una proposta: «Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive. Questo potrebbe essere un buon incentivo per il recupero del settore e un’accelerazione del ritorno alla normalità».

Secondo quanto emerso dall’analisi dei dati sul turismo del Conto satellite del turismo per l’Italia (CST) – Istat, infatti, 100 euro di transazioni nel settore del turismo generano di conseguenza circa 86 transazioni in altri settori economici. Un aspetto assolutamente di gran valore che fa tifare per una rapida ripresa del turismo. 

Anche Arival Travel, analizzando i dati sul turismo 2020 nella sua ultima ricerca, ha stimato quali sono gli scenari previsti per il settore travel dopo il Coronavirus. Se da un lato si registra una prospettiva attuale sconfortante, dall’altro emerge la possibilità di una ripresa consistente non appena la fase di emergenza sarà terminata. 

Secondo gli esperti è proprio questa fase che gli operatori di viaggio dovrebbero sfruttare: esaminando gli aspetti pubblicitari e comunicativi, adeguando un prezzo ai propri prodotti, adottando nuove strategie.

Al lockdown, la fase in cui ci troviamo adesso, seguirà un allentamento prima e una ripresa poi. L’ultima fase porterà al recupero della domanda di viaggio.

Viaggio dopo Coronavirus

Siete pronti a ripartire?  

L’emergenza Coronavirus sta fermando il mondo intero ma a quanto pare non può frenare la sete di vita e di scoperta. Si stima che il settore del turismo sia sì stato tra i più colpiti ma  sarà anche quello che saprà risollevarsi più prontamente immediatamente dopo la crisi. 

Gli italiani sono un popolo di esploratori, non a caso la nostra nazione è ricca di contaminazioni e ogni regione svela un mondo unico. 

A dispetto delle apparenze, questo momento di stasi può essere davvero propizio per i Tour operator specializzati in experience che intendono affermare la propria presenza nel settore nel mercato domestico, oggi il più promettente. Progettare adesso un piano di comunicazione e puntare sulla strutturazione di una buona offerta, può rivelarsi vincente. I T

Pronto a ripartire? 

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