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Turismo Enogastronomico: 10 trend tra esperienzialità e innovazione

By 6 Marzo, 20237 Marzo, 2023No Comments
Turismo enogastronomico

Il turismo enogastronomico è stato uno dei principali argomenti discussi durante i #Bit Talks 2023: questo tipo di turismo in Italia è in grado di unire esperienza, destagionalizzazione, sostenibilità e innovazione. Roberta Garibaldi, professore di Tourism Management presso l’Università degli Studi di Bergamo e curatrice del Rapporto Turismo Enogastronomico, ha presentato in anteprima l’edizione 2022 del rapporto, evidenziando le 10 tendenze dell’anno.

Come ribadisce la Garibaldi, il turismo enogastronomico rappresenta uno dei principali driver del settore turistico, stimolando viaggiatori provenienti da tutto il mondo a visitare le destinazioni italiane. Genera valore economico per il territorio e crea nuove opportunità per i settori del turismo e della produzione agroalimentare. Ben il 90% degli italiani sceglie una destinazione turistica in base alle esperienze enogastronomiche.

Secondo la Garibaldi, c’è ancora molta domanda inespressa a livello nazionale e c’è l’esigenza di creare un filo conduttore tra i prodotti integrati. Ad esempio, Garibaldi cita il fenomeno “food truck”, una delle nuove tendenze culinarie in forte crescita nel mercato gastronomico, generando un vero e proprio culto dello street food, che unisce tradizione e innovazione. Nell’ambito del turismo enogastronomico, è principalmente l’enoturismo a trainare la destinazione, che deve avere la capacità di proporre esperienze e attività a tutto tondo e stimolare l’invito ad una scoperta gastronomica e culturale più completa. Ma i turisti cominciano anche a guardare a esperienze di nicchia, Garibaldi sottolinea l’importanza dell’informazione alla base delle esperienze in caseifici e cioccolaterie, per esempio, che non è sempre facile da reperire.

Le 10 tendenze del Turismo Enogastronomico

Ecco le 10 tendenze del Turismo Enogastronomico evidenziati nel 2022.

1# Prodotti certificati stabili: La certificazione del sistema porta con sé una storia, legando l’enogastronomia alle popolazioni locali. L’Italia è il paese che ha inventato la Dop economy, un modello che esprime la qualità dei territori a partire dal patrimonio agricolo e alimentare che li caratterizza. Quello che è sempre più necessario, è rendere i prodotti certificabili ancora più espressione e brand di un territorio. La Dop economy è basata sui prodotti con Indicazione Geografica che traggono il loro valore e la loro origine dal legame con il territorio. Questi prodotti rappresentano un forte richiamo turistico e nel corso del tempo devono sempre più diventare un elemento fondamentale dell’esperienza territoriale, unendo agricoltura, artigianato, alberghi, ristoranti di alta qualità e patrimonio culturale e artistico.

2# Sostenibilità ambientale e sociale a livello di destinazione, esperienza e comunicazione: Emerge sempre di più il valore sociale dell’enogastronomia. L’azienda diventa ambasciatrice di una realtà territoriale che deve comunicare la sua sostenibilità, evidenziando i legami solidali della sua storia con il territorio e nei confronti della comunità locale.

3# Vivere gli spazi aperti: Aumenta il ruolo del turismo enogastronomico come strumento di sviluppo per le zone rurali, dove la natura e gli spazi aperti sono protagonisti. La necessità di evitare l’overtourism e di spostare i flussi turistici verso queste zone, diventa sempre più importante.

4# Nature bathing e well-being: Le vacanze enogastronomiche devono tenere conto del megatrend del benessere, che sta diventando fondamentale. È sempre più importante creare prodotti e percorsi turistici che uniscano la dimensione curativa al buon cibo e al buon vino, per permettere ai turisti di rigenerarsi.

5# Nuovo link urbano e rurale, l’enogastronomia entra in città: Se durante il covid, lo smartwotking aveva accelerato il rilancio del turismo rurale in chiave bleisure, o nelle degustazioni virtuali, ora con il ritorno alla ribalta delle città, il turismo enogastronomico rurale entra anche in città attraverso cascine, luoghi verdi e prodotti km0.

6# Accoglienza a 360 gradi: Il viaggio enogastronomico non si limita alla durata effettiva del viaggio, ma si estende anche alla fase di preparazione e di condivisione successiva all’esperienza vissuta. Il neverending food tourism rappresenta un trend in costante crescita e le aziende che vogliono coglierlo dovranno investire nella digitalizzazione, ad esempio attraverso l’utilizzo di app, realtà aumentata, piattaforme di e-commerce, degustazioni digitali e offerte speciali legate alle degustazioni a domicilio.

7# Il turista enogastronomico è sempre più esigente: Il turista enogastronomico è sempre più esigente e partecipe. Creatività, innovazione ed esperienzialità sono i pilastri su cui servire questa nuova domanda. Da un lato, l’enoturismo si caratterizza per il lento assaporare, dall’altro, l’approccio attivo sta diventando sempre più popolare. Trekking tra i vigneti, passeggiate in bicicletta sulle strade bianche e il coinvolgimento nelle attività locali, come la vendemmia collettiva, la raccolta delle olive o la vacanza con gli animali, sono solo alcuni esempi di come il turista enogastronomico si stia evolvendo.

8# Alla ricerca di nuove esperienze: La domanda del turista enogastronomico è caratterizzata dal desiderio di vivere esperienze sempre nuove e originali, che vadano oltre i tradizionali tour in cantina e le degustazioni. In particolare, si apprezzano le esperienze più ricercate e innovative, come ad esempio il connubio tra agriturismi e benessere, con sessioni di yoga e pilates immersi nella natura. Anche nel settore della ristorazione, i turisti sono alla ricerca di nuovi format, come i temporary restaurant negli alberghi, l’home delivery e le degustazioni digitali. Inoltre, è importante offrire proposte che tengano conto delle tempistiche del turista, come assaggi e degustazioni veloci, pic nic in vigna e food truck, in modo da soddisfare le diverse esigenze della clientela.

9# Crescita del biologico, dei presidi slow food e degli agriturismi: Il biologico rappresenta una tendenza in ascesa. Si sta assistendo a una rivincita del “locale”, ovvero di prodotti e tradizioni del territorio. In questo contesto, acquisiscono sempre più importanza i birrifici, i musei del gusto e i patrimoni Unesco. Gli agriturismi sono in crescita, in particolare nel Sud Italia, con traino per le regioni della Sicilia, Campania e Puglia.

10# Turismo attivo: Il turista moderno ha una maggiore attenzione verso esperienze attive e coinvolgenti durante il viaggio. Sono sempre più richiesti percorsi in bicicletta o escursioni che permettano di esplorare il territorio, come ad esempio le 103 Strade del Vino e dei Sapori. Inoltre, l’interesse per esperienze immersive come la vendemmia con i vignaioli o la partecipazione alle attività delle aziende agricole spinge le destinazioni a innovare l’offerta turistica e a creare percorsi esperienziali sempre più originali e coinvolgenti.


L’obiettivo del turismo enogastronomico sarà sicuramente quello di trainare la forza del settore attraverso la sostenibilità e l’autenticità della cultura del cibo, che caratterizza ogni destinazione. Le emozioni e le sensazioni vissute durante il viaggio enogastronomico stanno diventando sempre più importanti nella mente del turista, e quindi questa domanda spinge l’innovazione dell’offerta, affinché l’Italia possa mantenere la sua vocazione come una delle mete enogastronomiche preferite al mondo.