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Adventure Travel Trends 2021: il futuro del turismo è outdoor e di prossimità

By 27 Gennaio, 2021No Comments
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Se è risaputo che lo shutdown completo degli spostamenti, almeno così come li conoscevamo, ha messo a dura prova il settore turistico in generale, è anche vero che per alcuni comparti emergenti del turismo sia stato un anno di opportunità e di nuove prospettive per la ripartenza.

È il caso dell’Adventure Travel: quella parte di operatori all’interno della galassia turismo outdoor specializzati di MTB & e-bike, trekking, percorsi avventura e arrampicata, escursioni a cavallo, skydiving & paragliding, sport fluviali (rafting & canyoning) e sport acquatici in generale (vela, windsurf, surf, SUP e kayak).

Vari istituti di ricerca del settore, oltre a tentare stime caute e ad ampio respiro per l’intero settore, hanno rivolto l’attenzione al mondo outdoor. In primis Skift, organizzando un vero e proprio Outdoor Summit a dicembre 2020 che ha delineato tendenze per questo segmento del turismo, che più di altri è riuscito a rimanere a galla, e anzi, a profilarsi come più “adatto” in tempi di crisi.

In questo articolo esploreremo 4 elementi caratterizzanti dell’Adventure Travel, un “near-term trend”, ovvero un trend osservabile a breve termine secondo l’ultimo Travel Trends Report di Arival & Trekksoft.

adventure-travel-outdoor-prossimità (1)Fonte: ATTA’s 2020 Adventure Travel Trends Snapshot Report

#1 Evoluzione dell’Adventure Travel

Nel passato la parola “avventura” rimandava nel nostro immaginario a qualcosa di nobile, romantico, lontano e prolungato nel tempo. Un’esperienza per pochi eletti temerari che si cimentavano in capo al mondo in attività pericolose e faticose.

I viaggiatori di oggi invece ora stanno sempre più abbracciando l’idea di piccole avventure alla loro portata, che ognuno può sperimentare senza una necessaria e rigida preparazione atletica e tecnica, magari anche vicino a casa e per breve tempo. Il National Geographic definisce queste esperienze “Microadventures”.

L’Adventure Travel, secondo l’Adventure Travel Trade Association ATTA, racchiude infatti tutte quelle mete e operatori specializzati che offrono esperienze sportive outdoor, una forte componente naturale e un’immersione nella cultura locale.

 

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Fonte: 2020 Adventure Tourism Development Index Report ATTA

Il desiderio di avventura è spinto da obiettivi di trasformazione, relax e sfida. Vivere un’avventura per molti è sinonimo di “disconnessione” dalla routine digitale, di trasformazione e introspezione, un modo per ampliare i propri orizzonti e arricchirsi spiritualmente e umanamente.

La cornice naturale delle attività outdoor incarna il paradigma attuale di fuga dalle metropoli spettrali ma soprattutto dalle mura domestiche per concedersi una rigenerante boccata d’aria fresca.

Nei confronti degli operatori outdoor, sia per quanto riguarda le esperienze che l’ospitalità, i viaggiatori nutrono grandi aspettative quando acquistano un’avventura. Non basta più essere soddisfatti di un servizio ma di essere psicologicamente gratificati per l’autenticità dell’esperienza.

adventure-travel-outdoor-prossimità (3)Fonte: ATTA’s 2020 Adventure Travel Trends Snapshot Report

#2 Riscoperta del Turismo di prossimità

Il desiderio di piccole avventure si riflette durante questo periodo storico nella riscoperta dell’outdoor nei pressi di casa, in un turismo di prossimità, come viene definito da Skift Megatrends 2025 con il cosiddetto “backyard tourism”.

Infatti, il turismo outdoor ha registrato un significativo balzo in avanti nel nostro paese. Secondo l’Osservatorio del Turismo Outdoor realizzato da Human Company in collaborazione con l’Istituto Piepoli, il 49% degli italiani si è orientato verso una vacanza outdoor nel loro paese per la stagione 2020.

Nell’articolo dedicato all’indagine, Repubblica riporta: “fin dalla sua prima edizione nel 2018 il nostro Osservatorio del Turismo Outdoor si è rivelato uno strumento utile per monitorare un comparto che negli ultimi anni in Italia ha registrato costanti trend di crescita, intercettando prevalentemente un pubblico estero – spiega Luca Belenghi, direttore generale di Human Company – questa nuova edizione arriva in un momento di grande difficoltà e incertezza per l’industria del turismo e pone il settore dell’outdoor come la modalità di vacanza più adeguata al rilancio del turismo domestico”.

adventure-travel-outdoor-prossimità (3)Fonte: A Year in Travel: Charting the Travel Industry’s Path to Recovery Phocuswright

#3 Adventure Travel come antidoto all’Overtourism

L’Adventure Travel declinato al rilancio e alla scoperta di un turismo di prossimità può essere considerato un volano contro l’overtourism.

La crescita inesorabile e insostenibile del turismo mondiale ha infatti determinato una pressione ambientale e antropica sulle destinazioni turistiche più gettonate.

L’undertourism è un modo per rivitalizzare destinazioni non considerate all’interno della mappa comune dei viaggi, privilegiando la bassa stagione e garantendo quindi un ciclo duraturo e sostenibile per una destinazione.

Questa consapevolezza è sicuramente una nota positiva per gli avventurieri di tutto il mondo che scelgono località fuori dai percorsi battuti: sempre dal sondaggio di Booking.com il 51% degli intervistati afferma che cambierebbe la propria destinazione scelta a favore di un’altra meno conosciuta con l’intenzione di diminuire l’impatto antropico e ambientale del loro viaggio.

#4 Turismo sostenibile e Turismo avventura, un binomio vincente

La strada verso l’undertourism, incoraggiata dalla pratica di esperienze outdoor, è strettamente legata al mito-realtà del turismo sostenibile, tornato alla ribalta in tempi Covid.

In un sondaggio globale di Booking.com su un campione di viaggiatori nella stagione estiva 2020 ha reso noto che, 60% degli intervistati desidererebbe affidarsi un’app o un sito che consiglia itinerari e viaggi che hanno un impatto positivo sulla comunità locale e sull’ambiente.

adventure-travel-outdoor-prossimità (5)Fonte: Skift Megatrends 2025

Per quanto riguarda il nostro paese, la ricerca dell’Osservatorio del Turismo Outdoor “rileva un’area di favore per il turismo sostenibile del 75%, corrispondente a quanti dichiarano che sarebbero certamente (17%) o probabilmente propensi (58%) a pagare di più per una vacanza sostenibile. Quanti hanno fatto vacanze outdoor nell’ultimo anno mostrano una sensibilità maggiore con un indice del 34%”.

In conclusione

Come dovranno affrontare queste sfide gli operatori outdoor per il 2021? Sicuramente anticipare, prepararsi in questi mesi e mettere in atto tutte quelle attività operative e di prodotto e di marketing che meglio si sposano e sfruttano l’onda delle tendenze riportate. Conoscere le evoluzioni dei comportamenti dei viaggiatori è fondamentale per attuare le strategie più adatte.

Una cosa è certa: un ingrediente chiave che si sta dimostrando resiliente è il desiderio di viaggiare, di vivere avventure ed esperienze outdoor all’aria aperta, in modo sicuro ed ecosostenibile. L’Adventure Travel, in questo senso, non è un trend fugace e passeggero ma è destinato a consolidarsi per rimanere negli scenari turistici ancora a lungo.